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giovedì 23 aprile 2015
Lo scoraggiatore di professione. Definizione.
Oggi non lavoro e voglio dedicarmi ad altro. Devo inviare un dossier importante ed apro un cassetto per cercare dei documenti. Li trovo. Faccio tutto per bene, quindi preparo un caffè e apro Facebook. Finisco su Franco Arminio, paeseologo, il quale pubblica un pezzo di un articolo che uscirà su una rivista. Eccolo.
"La paesologia conosce bene lo scoraggiatore militante, ma sarebbe il caso di definirlo meglio. Io in genere dico che è uno che ha fallito la sua vita e si adopera con successo a far fallire la vita degli altri. Poi ricorro a un’immagine: il tipo truce che sta davanti al bar con la birra in mano, quello che si diverte a infilzare chi passa con gli aghi della maldicenza. Lo scoraggiatore militante è uno che conosce benissimo il galateo del rancore. È l’eroe della vita piccola. È un piromane della maldicenza, appicca appena può focolai di malanimo e trova ovunque terreno fertile. In Irpinia se parli male di qualcuno, subito trovi un ruolo, diventi un missionario dello sconforto. Immagino che accada in altre terre, ma qui siamo all’alta specializzazione."
Si, accade anche in altre terre, da noi ad esempio. E sebbene di cio' ne avessi coscienza, questo insolito pezzo mi ha fatto ancora una volta riflettere. Anche a Casanova pascolano e ingrassano scoraggiatori di professione i quali effettivamente in genere si ritrovano davanti al bar. Ma per quale inspiegabile godimento "ci si mette a parlar male " dei vicini di casa, talvolta dei parenti, insomma di persone della stessa comunità?Non saprei dirlo, quello che so invece è che quelle parole dette con malanimo molto spesso feriscono a fondo. Parole che affondano iniziative, ucciso nuove idee sul nascere. Fortunatamente pero' non tutti si lasciano ferire dagli scoraggiatori e dalle scoraggiatrici: le lingue non posson nulla contro le menti libere, spensierate.
E quindi apro un libro e mi metto a leggere tranquillamente.
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